Protagonista di questa narrazione è l’acqua, elemento di unione e di condivisione tra uomini e luoghi, fonte di sostentamento per la collettività e motore del progresso delle attività produttive. È anche una riflessione sull’identità di una comunità, quella di Sant’Osvaldo, che deve coniugare la vocazione “operosa” del quartiere, con i suoi antichi stabilimenti, mulini e opifici, e le trasformazioni del contesto sociale in atto negli ultimi anni.
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