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REPRESSIONE ANTIPARTIGIANA IN FRIULI

20,00 

LA CASERMA “PIAVE” DI PALMANOVA E I PROCESSI DEL DOPOGUERRA

 

di IRENE BOLZON

Dal settembre 1944 fino alla fine del conflitto la Caserma “Piave” di Palmanova fu uno dei principali centri della repressione antipartigiana in Friuli, in un’area nella quale la Resistenza era ben organizzata e in grado di precludere all’occupante il controllo pieno del territorio, con un’attività di guerriglia ramificata e articolata nelle sue modalità. Le formazioni della Resistenza, precocemente organizzate e attive nella regione e che giunsero nella Bassa friulana, superando rivalità e diffidenze tra forze garibaldine e osovane, alla costituzione di un Comando Unificato, seppero dimostrare una capacità combattiva che ostacolò i piani tedeschi per quell’area, sottratta di fatto alla sovranità italiana con la costituzione dell’Operationszone Adriatisches Küstenland, la Zona di Operazioni Litorale adriatico.

dalla prefazione di Paolo Ferrari – Università degli studi di Udine

 

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Dal settembre 1944 ai primi giorni dell’aprile 1945 fu operativo nel territorio del Friuli-Venezia Giulia, presso la Caserma “Piave” di Palmanova, uno dei più importanti centri di repressione antipartigiana istituito dall’occupatore nazista con lo scopo di debellare la vivace ed organizzata attività della Resistenza della Bassa friulana. Odorico Borsatti, tenente a capo di un plotone di volontari italiani e tedeschi della SS, ed Ernesto Ruggiero, comandante di una compagnia della Milizia di Difesa Territoriale ne furono i principali responsabili operativi. La loro attività si tradusse in un’azione repressiva che vide il susseguirsi incessante di rastrellamenti, saccheggi, arresti, torture, e fucilazioni arbitrarie che seminarono il terrore nelle campagne friulane, portando all’arresto e alla morte di centinaia di persone tra partigiani e civili. I processi intentati nel dopoguerra a carico degli uomini della Caserma divengono oggi strumenti importanti per analizzare e valutare nel dettaglio una delle più violente e controverse storie che attraversarono la regione nel periodo dell’occupazione nazista, riportando alla luce la voce e la testimonianza dei protagonisti e vittime di quei fatti.

 

Anno

2012

Autore

Irene Bolzon

Lingua

Italiano

Pagine

496

Formato

14 x 21 (cm)

ISBN

9788897705062

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