Figlio di una famiglia contadina molto povera nel Friuli del ventennio fascista, soldato nella guerra di aggressione in Jugoslavia, partigiano gappista dopo l’8 Settembre, perseguitato nel dopoguerra dalla Repubblica nata dalla Resistenza e costretto all’esilio in Jugoslavia, la vita di Arturo Nassig, come tanti della sua generazione, è fortemente intrecciata con i grandi avvenimenti del XX secolo. Leggere la sua storia ci può aiutare a comprendere meglio le vicende di queste terre e del confine orientale di cui tanto si parla in questi anni in Italia, molto spesso senza cognizione di causa.
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