In soffitta c’era un vecchio comò con una specchiera, un piano di marmo e quattro cassetti. I primi tre si potevano aprire con la rispettiva chiave. Avevano dentro solo vecchi vestiti rosicchiati dalle tarme e dai tarli quasi senza valore: un orologio fermo, occhiali da sole e da vista, riviste di sport. Max aveva preso martello e scalpello per scardinare la serratura dell’unico cassetto senza chiave, quello più in basso… Capì subito che si trovava di fronte alle memorie di suo zio. Lo zio era morto già da tanti anni ma Max si ricordava ancora della sua voce. Cominciò a leggere con passione quel materiale scritto tutto in friulano: gli sembrava che lo zio gli stesse parlando…
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