Quel luogo pieno di natura e di storia, meta delle passeggiate quotidiane e ispiratore con i suoi colori della passione di Matteo per la pittura, diventa improvvisamente scenario di una vicenda misteriosa e tragica. Così il rosa si volge in noir e i drammi del mondo entrano prorompenti nella tranquilla vita dei protagonisti e di tutto il borgo. La delicata storia d’amore dei due pensionati, sconvolta dalla scoperta di strani tumuli nel fiume, e l’indagine per capire le identità e i motivi di quelle strane morti, diventano la metafora del rapporto tra persona e società, tra indifferenza e solidarietà, tra egoismo e umanità. Un romanzo avvincente, che coinvolge il lettore in una trama che appassiona e fa riflettere.
Il ROSA:
… “Ciao Matteo, chiamami – disse con voce calda – abito nella vecchia casa dei miei, porta anche il cagnolino se vuoi, giocherà in cortile!” “Ciao Teresa, credo proprio che ci vedremo e… – aggiunse piano – ho bisogno di compagnia anch’io!”…
IL NOIR:
… passarono i giorni, la piena si esaurì e, a parte i rami e gli oggetti rimasti appesi ai cespugli, tutto tornò alla normalità. Del capanno erano rimasti solo tre pali, dei sei piantati saldamente e profondamente, ma niente altro, bisognava rifarlo se voleva ancora dedicarsi alla pesca di passaggio. Del cadavere che aveva visto passare, nessuna notizia…
RECENSIONE di TANIA CARLINI sul blog La valigia del tempo:
https://valigiadeltempo.blogspot.com/2021/02/recensione-rosa-e-noir-sul-grande-fiume.html
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