«Braccia tese come ali insanguinate, pronte a prendere il volo. Braccia rigide. Braccia bianche, azzurrine. Ali spezzate.» Si direbbe che anche gli angeli possono morire, tra Gemona e Venzone. Una trama dinamica, personaggi capaci di un codice espressivo moderno, un ritmo narrativo che si fa paesaggio e proiezione del lato oscuro, quello che ci spinge a guardare fin dentro l’abisso. Non solo un giallo investigativo, ma l’esplorazione del Male che serpeggia tra gli umani, ambientata in un Friuli per nulla scontato, dove il profilo usuale delle cose assume un che di straniante e crudele che affascina e disorienta il lettore. Lisa Del Gobbo ci regala, con scrittura femmina modernissima, una grande prova narrativa tutta da gustare.
Angelo Floramo
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