Così scrive Stefano Rizzardi: “Salustri, prima storica raccolta di Umberto Valentinis, non è stato facile. Un lungo, coinvolgente – ma anche impervio – combattimento linguistico. La battaglia del trasformare, del ri-generare, in un duello aspro con un Senso spesso renitente, intrattabile, ancoratissimo al suono della sua lingua, un friulano stracarico di forza espressiva, ma anche, a volte, escludente, ruvido. Una lingua-roccaforte. Senso che spesso non si lasciava aprire (e/o carpire), poco docile. Senso chiuso nel suo involucro protettivo. Senso da interrogare con pazienza, spesso con insistenza. Operazione facilitata, se così si può dire, dai confronti con l’autore, un Valentinis sempre pronto a vagliare e suggerire, poche volte a lasciar passare intemperanze creative. Operazione accelerata, in parte, dal sussidio offerto dalla cosiddetta “traduzione di servizio” svolta a suo tempo dall’autore, e posta a piè di pagina nell’edizione del 1968. Veramente un voltâ difficile, insomma, pieno di insidie e nodi simili a rompicapo.”
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.