E siamo arrivati alla terza edizione. La prima: Amadeus, Montebelluna (TV) 1989; la seconda: Ribis, Udine 1993. Son passati rispettivamente 23 e 12 anni. Sono tanti. E in questi tanti anni sono successe, naturalmente e artificialmente, molte cose. Ne elenco alcune.
Lo Stöckli si è materializzato, in senso letterale: è stato costruito. L’ho anche descritto: Passare dalle poesie ai fatti. Dalle parole ai sassi… Non ne è nata ancora una pubblicazione.
Che Diaz…us al meriti e Sboradura e sanc sono stati riorganizzati e uniti in un solo volume. Il titolo è diventato: Confini / Cjermins / Grenzsteine / Mejniki, Forum, Udine 2004.
Tre di queste poesie sono state musicate: Como un anel di frêt, che diventa: Tra-pianti I dal Canzoniere di Aiello e Mago Tiraca e Cramàrs marochins da Gigi Maieron.
I testi in prosa contenuti nelle precedenti edizioni sono stati tolti e sostituiti con altri recenti o inediti. Sono in gran parte brevi storie di traumi e “divertenti“ tentativi per superarli.
Ho aggiunto la traduzione di due poesie di Brecht; su quell’autore c’è un progetto più ampio.
Nella preparazione del “manoscritto“ è successo un finimondo: nel PC tutti i testi c’erano, in una loro scatola: IL CÂLI II, ma trasportandoli il risultato è stato catastrofico: si sono tutti rimescolati. Era come un puzzle disfatto a caso e poi messo in una scatola da scarpe, non solo messo a caso, ma addirittura sbatacchiato in avanti e indietro. Pazientemente ho operato la ricostruzione. È stato anche appassionante. Altro che rileggere: la tentazione è stata tanto forte che ha vinto: così che sostituiti un sostantivo qui un aggettivo là…
Zurigo, 18 marzo 2012
dalla presentazione di Leonardo Zanier
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