Fare chiarezza sulla storia delle terre di confine ad est, cercando di rendere giustizia ai morti di entrambe le nazionalità che qui si incontrano; mettere fine a quella propaganda strumentale che alimenta continui motivi di tensione politica; offrire elementi di analisi che permettano alla sinistra italiana ed agli Sloveni di superare quei sensi di colpa come “infoibatori”, accusa mossa da sessanta anni, dimenticando vent’anni di fascismo, snazionalizzazione forzata subita dai popoli non italiani e massacri feroci perpetrati, durante la guerra, contro le popolazioni dell’Istria e di quella che viene chiamata Venezia Giulia. Questi sono gli obiettivi che l’autrice si è prefissa basando la propria ricerca su ampia documentazione tratta anche dagli archivi britannici e americani.
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