La natura dell’indagine e del suo scioglimento comporta costrizioni narrative (indiziarie, dilatorie, suggestive) che trovano soluzione nel comportamento dei personaggi o nel ricorso a immagini metaforiche funzionali a vari livelli: tra tutte quelle del bergamotto, il cui profumo ricollega i tempi e i luoghi del racconto, e che ben simboleggia il paradossale miscuglio delle identità (ma anche la componente intertestuale del racconto). Il procedere di Gallo per congetture assume anche valore metanarrativo: è lo stesso dell’autore che avanza ipotesi sulla trama, procedendo tra dubbi e scelte.
Altro tema, presente qui come in tutti i romanzi di Nimis – che è architetto e urbanista – è quello dell’ambiente, urbano e naturale, e qui trova un singolare parallelo con quello identitario: legittima – entro certi limiti – l’invenzione della tradizione, plausibile un futuro mutamento del paradigma estetico, affidato ad “occhi più giovani”. L’apertura di Gallo al futuro comprende la rivoluzione di genere propugnata dalle figure femminili.
Mario Turello
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