«… Non è tanto la Guerra, con i suoi orrori, la disgustosa retorica dell’eroismo, dell’onore e dell’amore verso una Patria che mastica i suoi figli, quanto piuttosto l’umanità sofferente, che striscia fra i sassi dell’altopiano, che sanguina e muore fra reticolati e granate, nel tentativo di preservare fino all’ultimo la dignità che bandiere e generali vorrebbero travolgere sotto la tombale ieraticità del senso del dovere, prima fra tutte le pietre che gridano dolore nelle difformi geometrie dei monumenti ai caduti.»
Angelo Floramo
RECENSIONE su “Il Gazzettino” – febbraio 2016
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.