È a dir poco commovente la nuova poesia di Maurizio Benedetti. Una fase del suo scrivere che porta l’autore friulano a fare un ulteriore passo in avanti, per qualità e per capacità di sguardo. Benedetti, con questo suo libro, sta dalla parte del sole, con la sua luce e calore, con la sua responsabilità verso l’umana esistenza. Perché «Siamo terra e mare / e camminiamo costeggiando il muro», e Benedetti ce lo dice subito, mettendo in quadro l’esistenza di ogni giorno, il quotidiano che però si nutre di passato e futuro. Ma, in modo ancor più interessante, di ciò che sfugge all’attenzione ‘normale’, di ciò che si deve in qualche modo ‘inventare’. Non perché non ci sia, ma perché ha bisogno di uno sguardo ‘altro’ per essere percepito, e raccontato.
(Dalla prefazione di Giovanni Fierro)
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