Per sostenere le loro tesi Cristicchi e Bernas, il coautore, sono costretti a intessere il loro testo di una serie di errori, inesattezze ed omissioni storiche, rispolverando l’armamentario ideologico nazionalista sulla romanità e la venezianità di queste terre e negando la secolare realtà multinazionale e multilingue dell’Istria per rivendicare soltanto la sua componente italiana. Si usano inoltre molti degli argomenti di criminalizzazione dei partigiani jugoslavi che già durante la guerra nazisti e fascisti avevano usato per dividere le varie componenti nazionali e sociali della lotta di liberazione.
In questo libro raccogliamo una serie di recensioni al lavoro teatrale e al libro di Bernas che lo ispira, comparse in questi mesi, per offrire agli antifascisti, ma anche a un pubblico più vasto, alcuni mezzi “di difesa culturale” di fronte all’aggressività psicologica e mediatica del nuovo pensiero unico, cosiddetto “condiviso”, di cui il lavoro di Cristicchi è, secondo noi, espressione.
La redazione di diecifebbraio.info
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