una Parabola d’amore attuale… ma forse senza tempo
una mappa dei momenti dell’Eros… gli attori sono due, e duplice l’abbraccio
la voce si fonde con gli umori del corpo… spazza via pudori e reticenze
col rigore di chi ha sperimentato carezze… ma anche ustioni sulla propria pelle
per far ordine nel garbuglio degli affetti… atti di un dramma riconoscibile
in un moto continuo di decostruzione… e rinnovata costruzione
nel contatto sempre precario fra parola e cosa
(frammenti dalla postfazione di Marina Giovannelli)
Cristina Benedetti così si presenta:
Sono nata a Udine, mi sono laureata in Filosofia a Venezia e insegno Lettere nella scuola superiore. Per antica e direi infantile passione amo la gioia della parola scritta, essenzialmente nella sua forma poetica, e detta a voce alta, nella sua forma teatrale. Per questo da lungo tempo mi sono dedicata a readings poetici altrui e in piccola parte miei, a letture sceniche e pubbliche in vari e numerosi contesti, a letture drammatizzate con piccoli gruppi, anche in ambito scolastico.
Questo è il mio primo libro individuale, poiché miei versi sono stati pubblicati in forma collettanea in tre volumi del gruppo di scrittura Anna Achmatova di cui faccio parte. Tutti a cura di Marina Giovannelli ed editi da Kappa Vu, il primo trae il titolo da una mia poesia: “Sepegrepetipi. La lingua dell’origine fra parola e afasia”, 2009; segue “Fiabesca. Storie di donnole, galline, briganti e regine rivisitate”, 2012; poi “Alfabeto di passioni”, 2021. Un mio breve testo, “Ricorda una casa”, è abbinato a un’opera di Marisa Moretti a formare un libro d’artista in edizione numerata (DARS, Progetto “sintonie”/IV ed. 2019). Un titolo inedito della presente raccolta, “Il mio nome sta scritto sulla porta”, ha ricevuto il Premio speciale Miglior Poeta Friuli, Concorso internazionale di poesia Pensare Scrivere Amare 3 ed., Remanzacco 2018.
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