Ufficiale degli alpini sul Golico, Marchetti è, poi, uno dei primi organizzatori della resistenza osovana in Carnia; si scontra con le difficoltà del dopoguerra, sostiene Unità Popolare, intesse rapporti anche epistolari con noti socialisti ed azionisti, e viene catapultato a Savona, per avere in qualche modo disturbato la Democrazia Cristiana. Vive la sua esperienza lavorativa presso vari Ispettorati Provinciali dell’Agricoltura, conosce la marca trevigiana, si ricongiunge, infine, alla sua sposa ed ai figli. Costantemente preoccupato di guadagnar “due soldi per il lesso” per mantenere la famiglia, vive la sua vita in un succedersi incessante di fatti internazionali, nazionali e locali, che segue con partecipazione. Interessanti appaiono le sue proposte per sviluppare l’agricoltura, la frutticoltura, l’allevamento. Il libro, curato da Laura Matelda Puppini, è corredato pure dalla storia del battaglione Carnia della Osoppo e del suo comandante Barba Livio, da quella della distruzione della torre Picotta da parte dei tedeschi, da schede analitiche su figure di partigiani.
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