Le storie di Raffaele Serafini vanno avanti e indietro nel tempo lungo un sentiero che ci permette di gettare un occhio su alcune delle vicende cresciute sull’albero genealogico di una famiglia del Friuli di mezzo. Di racconto in racconto cambiano dunque i protagonisti, i tempi, gli stili di vita, il paesaggio che si può vedere tutto intorno e alla fine ne viene fuori un Friuli che è nello stesso tempo famigliare e fuori dagli schemi. Dove finisce la realtà e dove comincia l’invenzione? La verità è che non è così importante saperlo perché una volta coinvolti in un racconto, si entra in un mondo che è reale anche quando è fantastico e che è inventato anche quando è vero.
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