Leggendo la storia che si compone di 10 tasselli si ha la sensazione che, per solcare l’oceano della visionarietà, sia avvenuto una sorta di miracolo al quale hanno contribuito più elementi: in questo caso le scintille generatrici del “sogno consapevole” sono stati alcuni ritratti eseguiti da diversi autori per Toni De Lucia.
In questo equipaggio “che mette soggezione” la composizione è estremamente eterogenea e talora conflittuale tra i suoi elementi, filosofi e poeti, viaggiatori e vagabondi, eroine romantiche e avventurieri, ma ce n’è uno che incute più timore degli altri e che è difficile amalgamare col resto di questa umanità dipinta in viaggio, Khair ed-Din, detto anche Ariadeno, ammiraglio nel titolo, corsaro nella pratica di ogni giorno; è l’innesco per un aggancio puntuale ai corsari di un tempo, materia a cui De Lucia si è dedicato più volte con passione.
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