Gianfranco Pellegrini ci fa entrare in fatti che hanno segnato popoli e terre del Friuli, oppure che sono o stanno per finirci dentro. Epoche differenti, personaggi e situazioni tratteggiati con pulizia di particolari, evocativi di modi di vivere la vita e di essere protagonisti, si voglia o no, di ciò che sta per succedere o che succederà. Niente è mai fermo, tutto è immerso in quel sottile divenire che diventa sgretolando fissità, sicurezze e progetti. Un continuo combattere per cambiare o resistere. Pagine che portano nel labirinto di una terra avvolta in sottili dicotomie, con le sue donne e con i suoi uomini. La lingua friulana plasmata sulle ambientazioni diviene la pelle di ogni personaggio. Uno scrivere, quello di Gianfranco Pellegrini, che stimola per la forma, per le scelte stilistiche, per le indovinate licenze; specchio di ricerca lessicale e letteraria resa fertile e intrecciata con la scarna tradizione orale.
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