«Quella passeggiata intorno al lago,
in lieta comitiva, con le tue dilette sorelle,
al tramonto dorato riflesso sulla sommità dei monti,
nello specchio dell’acque trasparenti,
sulle vostre gaie vesti, o giovinette fervide…».
(Annibale Cignolini)
Lina Gentilli è una presenza e un’assenza: compare, scompare e riappare tra le pagine del libro di cui è protagonista. Questa scelta dell’autore di gestire una trattazione storica che si avvale di una corposa documentazione, frutto di studio e di continua ricerca, partendo da una figura intermittente, mi trova in piena sintonia, e mi auguro che lo stesso valga anche per il lettore che si appresta a lasciarsi guidare nel percorso proposto. Ed è sorprendente come si dipani un gomitolo di eventi, di problematiche, di tematiche di forte impatto culturale, di inequivocabile attualità e soprattutto di ampia risonanza e solido spessore storico. Il testo è allora come un sovrapporsi di stratificazioni, legate l’una all’altra ma nello stesso tempo autonome. In fondo, è come un libro che ne conservi in sé altri; sceglierà poi il lettore da quale raggio di questa fonte luminosa lasciarsi consapevolmente trasportare.
(dalla prefazione della prof.ssa Fiammetta Bonsignore)
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