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PÔRE DI NUIE

13,00 

 

di MATTEO BELLOTTO

La prima raccolta in versi di Matteo Bellotto è una silloge poetica bilingue friulano-italiano, con testo a fronte, divisa in 4 sezioni: Blanc/Bianco, Neri/Nero, Tocai/Tocai, Refosc/Refosco. Paolo Patui, che ne ha curato la Prefazione, così ne riassume tono e carattere:
“Tra i colori intensi e i sapori accesi di sanguigni tagli di vino un incanto vitalistico percorre di vibrazioni intense ogni parola e ogni verso nella precisa consapevolezza che «La vite si cerce / E no si spude»”.

 

“I sin ducj discolçs tal troi da veretât”

 

42 disponibili

La raccolta si muove “attraverso vari passaggi che verso dopo verso rivelano l’umana necessità di non aver paura della paura, di trovare le forze e gli strumenti, le idee, le convinzioni, la generosità e il coraggio capaci di farci dire che: «La pôre ti covente / Par no colâ»”. E “la paura è quella di rimanere davvero soli e sperduti, separati e isolati, al punto tale che persino bestemmiare diventa un atto di preghiera: «Dio al tâs / Parcè che al sa / E nô i blestemìn / Par clamâlu / Cuant ch’a nus mancje / La preiere juste»”. “Su tutto e tutti trapela un bisogno di verità che smascherano, di pulizie che detergono”, perché “«La veretât / A je sot das peraulis»”.

 

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