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L’ABIURA

15,00 

 

di DANIELA GALEAZZI e GIUSEPPINA MINCHELLA

Henrick Maler, fin da bambino, ha conosciuto il dramma di vivere sospeso tra due fedi, quella cattolica della madre e quella calvinista del padre. Lacerazioni, dubbi, inquietudini diventano così suoi compagni di vita e ne fanno un personaggio emblematico del disincantato Seicento e nello stesso tempo un precursore di nuovi tempi e del disagio di vivere dell’uomo contemporaneo.

“Una storia avvincente, sorprendentemente attuale. Un intenso affresco storico.”
Moni Ovadia

 

50 disponibili

“Nella mia vita sono apparso così, di volta in volta, agli uni diavolo agli altri angelo, senza che io fossi né questo né quello. Volevo e voglio essere soltanto un uomo, un uomo che ancora oggi cerca faticosamente se stesso, che ascolta le ragioni del dubbio, più convincenti di quelle della certezza.”

Prendendo avvio da un processo istruito nel 1619 dall’Inquisizione, il romanzo ricostruisce la difficile infanzia del protagonista in Olanda, l’istruzione prestigiosa nel collegio gesuita di Anversa, il lungo e avventuroso viaggio attraverso l’Europa, l’incontro con una donna sorprendente, un amore appassionato che tuttavia non riuscirà a fermarlo.
Il vagare di Henrick Maler diventa così la metafora dell’umano bisogno di conoscenza al di là di ogni confine e pregiudizio e dell’esigenza di dare un senso alla vita stessa.

 

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