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CAMALEONTI E PORCOSPINI

13,00 

 

di FRANCO MARCHETTA

Siamo nel Friuli contemporaneo in cui si snoda, in parallelo, la vicenda dei protagonisti giunti a un punto decisivo della propria esistenza. Un episodio sospetto, un imbroglio ai danni della salute pubblica, costringerà tutti a delle scelte di campo disegnando l’immagine di un Friuli dove la crisi economica già nel 2005 mostra i suoi primi segnali preoccupanti. Un’inchiesta giornalistica si arena nel pantano del consociativismo e del rispetto delle gerarchie sociali. Su questo sfondo si intrecciano le vite dei personaggi, con i loro ricordi, i loro amori, i loro dubbi, le loro coscienze, i loro rimorsi.

 

49 disponibili

Il tradimento segna, con dolorosa personale responsabilità, le vicende dei protagonisti del romanzo, che fanno rivivere nelle loro esistenze la storia del Friuli contemporaneo. Eppure non doveva andare così. A ondate ricorrenti la ribellione è montata sempre, per arenarsi poi davanti alla diga costruita dal potere. Non un’entità astratta, straniera e forestiera, ma uomini in carne ed ossa, classi dominanti e servi accondiscendenti. Nomi e cognomi che possiamo intravedere dietro le maschere del romanzo, cronache che possiamo rileggere nei quotidiani e non nella finzione, preveggente per altro, del libro. Sì qualcuno ha tradito, non solo. Ha perso la partita: «Ci hanno lasciato giocare per un po’ a Monopoli, anche barare, solo un pochino però, perché siamo friulani, ora il padrone del gioco se ne torna a casa, perché la mamma l’ha richiamato per la cena e si porta via tutto. Raccattate i soldi finti e mettete via le casette. Anche Parco della Vittoria non vale più nulla». La grande battaglia è alle porte.

Andrea Valcic

 

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