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AD ALTA VELOCITÀ
AuthorDI Maurizio Platania
€ 16,00 € 10,00
299 disponibili
BREVE DESCRIZIONE
Il treno ad alta velocità potrebbe arrivare da un momento all’altro. Il corridoio cinque sta per passare nei cortili di case faticosamente acquistate; sta per stravolgere il paesaggio, perforare il Carso. Il panico si abbatte sulla Bisiacaria ma potremmo essere in una qualsiasi cittadina della provincia italiana alle prese con l’immigrazione e con la globalizzazione. Nel bene o nel male l’avvenimento scuote le coscienze, stravolge le vite, portando alla luce la vera natura di chiunque vi entri in contatto.
Categoria: Narrativa.
Tag: ad alta velocità, alta velocità, Monfalcone, Treno.
Descrizione
Corridoio 5, la notizia ha un effetto dirompente in Bisiacaria! Un treno ad alta velocità sta per sconvolgere a qualunque livello i precari equilibri raggiunti. Un manipolo di valorosi lotta per contrastare il diabolico disegno, ma c’è anche chi vuol trarne profitto. Ad alta velocità è un romanzo “neonaturalista”, metti il caso che succede questo, e poi come va a finire? Il tutto calato nella più letterale realtà locale, con tutte le complicazioni del caso…
ISBN | 9788889808 276 |
ANNO | 2007 |
PAGINE | 388 |
FORMATO (cm) |
14 x 21 |
LINGUA | Italiano |
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IL PONTE
Capitolo 1
Un generale, uno di quei pupazzi buffi, brutti, tutti bottoni, alamari, medaglie, specchietti per allodole. Tuttavia un generale in carne ed ossa, di quelli che prima sono stati colonnelli e prima ancora capitani. Un generale con un passato glorioso quanto basta, un presente così così, pieno di responsabilità. Il futuro è sempre tutto da vedere, guai a farsene un’idea preconcetta, o finisci col trascurare il presente. Quelle storie che finisce tutto bene, oppure tutto finisce male e intanto non t’impegni, prendi la vita sottogamba, con le conseguenze che si possono immaginare.
Il nostro generale invece si deve impegnare, del resto è un tipo che non si tira indietro. Passato glorioso, si diceva, o poco ci manca. Folate di ricordi, sciabolate in terra d’Africa, orde di nemici vittoriosamente respinte, un paio di ordini gridati di furia, ma di quelli oculati, che certi neanche a pensarci una mezz’ora, e poi la situazione di stress, adrenalinica, da cui scaturisce il guizzo vincente, la trovata tattica che ribalta il risultato, per quanto possibile, da cui la soddisfazione del dovere compiuto, l’autocompiacimento per la strabiliante performance.
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FIABESCA storie di donnole, galline, briganti e regine rivisitate
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La nostra civiltà, per chi la consideri oltre la superficie illusoriamente rassicurante, non è meno misteriosa del bosco, e il nostro inconscio, dove affondano le loro radici di senso le fiabe, somma i misteri dei boschi, degli oceani e delle città. Tanto ignoti a noi stessi, non meno che agli altri, possiamo però raccontare, come le Autrici di queste fiabe, e, attingendo al sogno a occhi chiusi o a occhi aperti, tracciamo vie possibili proprio dove non sembrano esistere. Così a una storia segue un’altra storia, che essendo nuova porta in sé le tracce delle storie passate, e immaginando il futuro lo invita a illuminare il presente.Dalla postfazione di Adalinda Gasparini
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